Il buon vino è il risultato di un
lavoro meticoloso sia in vigna che in cantina,
da questa consapevolezza nasce il nostro metodo.

1. Misurazione
in vigna
Vengono misurate
a campione
le sostanze fenoliche
all’interno delle uve

2. Mappatura dei Vitigni
Gli appezzamenti
vengono suddivisi sulla
base dei risultati delle
misurazioni

3. Monitoraggio
dell'ossigeno
Durante tutte
le fasi
di lavoro
in cantina

4. Analisi del
colore
Per far sì che il vino
lo mantenga
durante
l’invecchiamento
La volontà dell’azienda oggi è quella di produrre dei vini di elevata qualità,
curati nei minimi dettagli, con particolare attenzione alla fase che precede il
momento della vendemmia.
Grazie ad apposite strumentazioni e tecniche di innovazione in campo
vitivinicolo, viene eseguita un’analisi preliminare delle uve per misurarne il loro
potenziale fenolico, quando il grappolo è ancora attaccato alla vite: prima della
raccolta, dalla metà del mese di agosto, viene tracciata una mappatura di tutti i
vigneti andando a selezionare quelle uve più ricche in polifenoli.
In questa fase si va ad analizzare il grado di maturazione delle uve
considerando la concentrazione di sostanze fenoliche presenti al loro interno,
sentinelle queste preziose, che contribuiscono a determinare la sensazione in
bocca e il colore del vino.
I grappoli di ogni vigneto prendono parte ad una sorta di prova di vigorosità,
che sarà vinta dalle uve che si dimostrano più “muscolose”, grazie alle
proprietà intrinseche di buccia e vinacciolo.
Da qui nasce il “metodo Dindo”, che favorisce il processo di vinificazione e
invecchiamento del vino con un’analisi a monte della sua struttura. Una
metodologia affinata via via negli anni grazie all’esperienza sul campo, che
prevede una cura e una passione radicata per l’arte di fare il vino.